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Ovidio


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autore
brano
 
Apuleio
Della magia, 93
 
originale
 
[93] Age uero, si auaritiae causa mulierem concupissem, quid mihi utilius ad possidendam domum eius fuit quam simultatem inter matrem et filios serere, alienare ab eius animo liberorum caritatem, quo liberius et artius desolatam mulierem solus possiderem? fuitne hoc praedonis? quod uos fingitis. ego uero quietis et concordiae et pietatis auctor, conciliator, fauisor non modo noua odia non serui, sed uetera quoque funditus extirpaui. suasi uxori meae, cuius, ut isti aiunt, iam uniuersas opes transuoraram, suasi, inquam, ac denique persuasi, ut filiis pecuniam suam reposcentibus, de qua supra dixeram, ut eam pecuniam sine mora redderet in praedis uili aestimatis et quanto ipsi uolebant, praeterea ex re familiari sua fructuosissimos agros et grandem domum opulente ornatam magnamque uim tritici et ordei et uini et oliui ceterorumque fructuum, seruos quoque haud minus CCCC, pecora amplius neque pauca neque abiecti pretii donaret, ut eos et ex ea parte quam tribuisset securos haberet et ad cetera hereditatis bona spe[i] inuitaret. haec ergo ab inuita Pudentilla -- patietur enim me, uti res fuit, ita dicere -- aegre extudi, ingentibus precibus inuitae et iratae extorsi, matrem filiis reconciliaui, priuignos meos primo hoc uitrici beneficio grandi pecunia auxi.
 
traduzione
 
Ebbene, se io avessi desiderato la donna per avidit? di denaro, non sarebbe stato pi? vantaggioso per me, allo scopo di impadronirmi della sua casa, seminare discordia tra madre e figli, alienare dal suo animo l'amore per le sue creature affinch? io solo possedessi quella donna, cos? isolata, con pi? libert? e intimit?? Non sarebbe stata questa l'opera degna di un predone, come voi immaginate che io sia? Invece, no. Della quiete, della concordia, della tenerezza, io sono stato promotore, conciliatore, fautore e invece che seminarne di nuovi, ho estirpato dalle radici i vecchi od?. Io esortai mia moglie - della quale, come dicono costoro, avevo tranghiottito tutte le sostanze - la esortai, dico, e finalmente la persuasi, a rendere ai figli senza indugio il denaro ch'essi reclamavano - come sopra ho detto - : e renderglielo in poderi, stimati a basso prezzo, quanto essi volevano; inoltre la persuasi a donare del patrimonio suo fruttuosissimi campi e una grande casa riccamente provveduta e una gran quantit? di grano, di vino, di orzo, di olio e di altri prodotti, e non meno di quattrocento servi e ancora mandrie numerose e di non poco valore: perch? fossero intanto con quell'assegno rassicurati ed invitati con buona speranza al resto della successione. Pudentilla non voleva - essa permetter? ch'io dica come avvenne la cosa - , io ottenni a fatica il suo consenso, lo strappai, con grandi preghiere, alle sue riluttanze e alla sua collera, riconciliai la madre con i figli, e per primo beneficio di patrigno, ho arricchito di una considerevole somma i miei figliastri.
 

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